Il modo di fare fotografia per matrimoni è mutato molto negli ultimi anni. E’ facile dedurlo sol che si mettano a confronto due foto, una di ultima generazione ed un’altra più remota.
Cambia il colore, lo stile, il materiale con il quale la foto prende corpo, la stampa, la forma. Ma quello che più cambia è, soprattutto, la posa.
Il reportage fotografico di matrimoni prende in prestito lo stile smaccatamente giornalistico, condividendo con esso l’intenzione di raccontare un evento, interferendo il minimo possibile – e per quanto possibile – con il naturale svolgimento dei fatti.
Il matrimonio si rende naturale oggetto di vita da immortalare, che il fotografo, se intende fare un ottimo lavoro, è chiamato a documentare, con arte e maestria.
Scatti rubati: gli scatti del fotografo “invisibile”
Un fotografo dei nostri tempi che intenda dar vita ad un reportage fotografico di matrimoni con foto che siano il più spontanee possibili, reali, naturali e senza pose, è chiamato ad un’impresa tutt’altro che semplice: quella di rendersi invisibile.
Si, esattamente, come se si trattasse di uno tra i tanti invitati, il fotografo si muove silenziosamente nel pubblico, tra amici e parenti, in maniera umile e felpata, con un unico obiettivo, che non è certo quello di curiosare qua e là, ma molto più nobile: quello di catturare attimi di vita, momenti indimenticabili, così come essi si svolgono nella loro naturalezza.
A volte, lo scatto è così estemporaneo e silenzioso che la coppia neppure non si accorge di essere stata fotografata: tutto sta nell’intuito e nella velocità del professionista.
In questi casi anche pochi minuti di ritardo potrebbero essere “fatali”.
La perfetta strumentazione per il reportage fotografico di matrimoni
Ecco che il fotografo chiamato ad eseguire un reportage fotografico di matrimoni utilizza tutti gli strumenti a lui disponibili per accedere ai momenti unici di questo indimenticabile giorno, anche a quelli apparentemente più inaccessibili: non è raro che questi utilizzi teleobiettivi proprio per avere maggiore libertà d’azione ed immortalare attimi particolari, anche da distanze ragguardevoli.
E’ bene preferire un obiettivo grandangolare, con una buona apertura di diaframma massima, perché molte Chiese, all’interno, non sono ben illuminate.
Ancora, il fotografo più prudente e meticoloso è solito portare almeno 2 macchine fotografiche, così che se una dovesse non funzionare per nulla o non funzionare bene, c’è sempre quella di scorta.
Per assicurarsi di eseguire un buon reportage fotografico di matrimoni è bene portare con sé una buona quantità di schede di memoria e di batterie.
Si tenga presente che, per eseguire un reportage, in genere si eseguono circa 2.000 foto durante un matrimonio, quindi, sarà bene non farsi mancare nulla, proprio nulla, e sarà opportuno portare di gran lunga molte più cose di quelle di cui normalmente, in condizioni ottimali ed ordinarie, si ha in genere bisogno.
Il reportage fotografico di matrimoni rappresenta un modo nuovo ed unico di abbandonare quanto c’è di ridondante ed artefatto nella fotografia. Basta affidarsi ad un buon fotografo per matrimoni borzacchiellofotografo.com, tutto il resto è … da ammirare.