Mai come in questo momento l’Italia era stata messa così a dura prova, con una pandemia che sta mettendo in croce tantissime attività, eppure alcune continuano a lavorare incessantemente perchè non hanno potuto usufruire dello stop obbligatorio: parliamo di supermercati, farmacie e edicole che stanno adottando, al loro interno, i pannelli parafiato in plexiglass protettivi. Hanno appunto iniziato i supermercati che per primi si sono “inventati” gli schermi parasputi per evitare il contagio Covid-19. Una scelta obbligata e anche di responsabilità per l’incolumità dei cassieri visto la mole di clienti giornaliera ed il possibile rischio di trasmissione del virus. Grazie agli schermi protettivi, non solo si viene protetti dal contagio Covid-19 ma anche da tutte le malattie che si trasmettono per via respiratorie a partire proprio dall’influenza. Ovviamente i parafiato in plexiglass erano disponibili anche prima di questa emergenza ma forse non venivano abbastanza utilizzati e presi in considerazione dalle attività di vario genere e soprattutto dai negozi, mentre ora i pannelli anti Coronavirus sono diventati veramente indispensabili per tutelare il proprio personale, la clientela, ma anche per proteggere la propria attività e quindi il proprio business. Inoltre sono anche un accorgimento molto apprezzato dai clienti che si sentono di poter fare i propri acquisti in maniera più sicura senza essere terrorizzati dalla prospettiva di essere contagiati. Gli schermi sono ideati e realizzati anche per attività quali per farmacie, reception di uffici e banconi di locali aperti al pubblico. Sono facili da montare, stabili e facili da igienizzare. Terminata l’emergenza Coronavirus, il pannello in plexiglass potrà continuare a restare in uso, posso per continuare a garantire la massima sicurezza a tutti, soprattutto durante i periodi di picco influenzale, quindi si tratta di un ottimo investimento duraturo nel tempo, oltre che una scelta responsabile e civile. Ma a tutelarsi con i parasputi da banco, non sono solo i supermercati ma anche le farmacie, e proprio questi pannelli vanno a sommarsi ai presidi già in uso quali guanti e mascherine obbligatorie. Quindi le attività che vogliono tutelarsi e tutelare dal contagio Covid-19, hanno un’arma in più, proprio grazie ai pannelli parafiato in plexiglass protettivi che possono essere subito ornati ed acquistati online e realizzati pronti al montaggio, in pochissimi giorni. I pannelli possono essere realizzati su misura secondo le proprie esigenze e possono essere personalizzati e posizionati su qualsiasi banco da reception e desk. Questo non è sicuramente il momento di aspettare o di rimandare una scelta di estrema importanza come quella di adottare subito, per la propria attività, gli schermi protettivi da banco, ricordiamo infatti che il plexiglass è un materiale ricco di caratteristiche peculiari: è igienico pertanto atossico, ipoallergico, inodore, antibatterico, è facile da tenere pulito, è inattaccabile, antiscivolo, trasparente, più leggero del vetro, permette una grandissima trasmissione luminosa, è disponibile in diverse varianti, dall’opaco, al satinato al fluorescente e soprattutto ha un prezzo economico, per questo vale veramente l’investimento, sia per il presente ma anche per il futuro, in quanto non si deforma e resiste ai raggi UV.
Melbourne, Sydney e Adelaide tra le prime 10 città più vivibili
I risultati sono sul rapporto Global Liveability 2019, e le città australiane hanno mantenuto il loro status con Melbourne, Sydney e Adelaide rispettivamente al secondo, terzo e decimo posto.
Ogni anno, l’Economist Intelligence Unit (EIU) valuta le città in base a cinque diverse categorie: sanità, cultura e ambiente, stabilità, istruzione e infrastrutture. Per chiunque fosse interessato a studiare in Australia, la sezione cultura risultareà certametne d’interesse. Queste categorie sono ulteriormente suddivise e valutate in base a diversi indicatori quali la prevalenza della piccola criminalità, l’accessibilità dell’assistenza sanitaria pubblica e privata, il livello di corruzione, l’accessibilità dell’istruzione o la qualità dei trasporti pubblici.
Carta del docente: che cos’è?
Dal 2016 nel mondo degli insegnanti italiani è arrivata la Carta del docente,
nome ‘semplice’ della Carta elettronica per l’aggiornamento e i corsi formazione docenti di ruolo nelle istituzioni scolastiche. Istituita dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca in attuazione della legge 107 del 12 luglio 2016 – la cosiddetta Buona Scuola – la Carta del docente viene assegnata a tutti gli insegnati di ruolo assunti con un contratto a tempo indeterminato negli istituti scolastici statali. Nel dettaglio, la carta elettronica viene riconosciuta sia ai docenti che effettuano il tempo pieno che a quelli che effettuano tempo parziale, comprendendo anche i docenti che sono inidonei per motivi di salute (così come stabilito all’articolo 514 del decreto legislativo 16/04/94 n.297), gli insegnanti in periodo di prova, i docenti fuori ruolo, i docenti in posizione di comando e di distacco, nonché, infine, in docenti nelle scuole all’estero.
Le funzioni della Carta del docente
In parole più semplici, dunque, la Carta del docente è il contributo economico rivolto agli insegnanti così come era stato promesso dal governo di Matteo Renzi con la Riforma della Buona Scuola. Dapprima, ovvero durante il primo anno di attuazione, in realtà non è esistita alcuna Carta dei docenti: i 500 euro per la formazione docenti sono infatti stati versati in contanti attraverso la busta paga. Dopo un primo periodo di rodaggio, la Carta del docente è ora attiva a tutti gli effetti. Si tratta in definitiva di un’applicazione web che permette agli insegnanti di avere a propria disposizione 500 euro per far fronte a spese culturali oppure ad altri tipi di acquisto, a patto che si tratti di prodotti o servizi relativi alla formazione docenti o all’accrescimento delle loro conoscenze.
Quali sono le spese ammesse e che quindi possono essere effettuate con i 500 euro della Carta docente?
I destinatari della Carta docente sono circa 762.000 insegnanti. Ma nel concreto, cosa possono acquistare questi beneficiari attraverso l’applicazione, e quindi attraverso i 500 euro stanziati dal Miur? In primo luogo, gli insegnanti possono acquistare libri, testi, ebook, riviste e pubblicazioni a carattere culturale, e in ogni caso utili per la formazione docenti. Va però sottolineato che non c’è un limite relativo all’area disciplinare di ogni insegnante. Questo significa che un docente di scienze può acquistare un romanzo, così come un docente di storia può acquistare con i fondi ministeriali un saggio di fisica.
Gli insegnanti possono poi sfruttare la Carta del docente per acquistare hardware, ma in questo caso le limitazioni imposte dal Ministero sono più concrete: non si possono usare i fondi per acquistare dispositivi per la comunicazione elettronica, come gli smartphone, e nemmeno toner per le stampanti, pennette usb o videocamere. Sono invece ammessi a pieno titolo PC desktop, portatili, convertibili ultrabook, tablet ed ebook reader. Via libera anche per quanto riguarda i software, dai CAD ai dizionari online. Sono ovviamente compresi i corsi per la formazione docenti, per le attività di aggiornamento e per la qualificazione delle competenze professionali.
Con questi 500 euro, dunque, si possono pagare corsi universitari, corsi di laurea, master, corsi di lingue straniere e corsi online, a patto che siano svolti da università o da consorzi universitari. Infine, la carta dei docenti può essere utilizzata per pagare biglietti per il teatro, per mostre, per musei e per il cinema. Anche in questo caso, come per i libri, le attività culturali non devono per forza essere attinenti alla disciplina insegnata dal docente.
Faccette estetiche: meglio delle protesi dentali?
Quando accendiamo la tv, vediamo personaggi famosi e popolari, tutti con denti bianchissimi, com’è possibile? Presentatori, ballerini, soubrette, giornalisti, attori, tutti con
A chi è rivolto il metodo EPTAMED?
Per ottenere tutti gli effetti benefici, il metodo EPTAMED consiglia di lavorare in équipe e affiancare, alla professionalità del Medico Odontoiatria, anche quella di professionisti Osteopati e Logopedisti.
Posa e manutenzione degli infissi
Il giudizio sul serramento dipende da diversi fattori: per prima cosa l’aspetto estetico che serve per inserire correttamente l’elemento all’interno di un contesto abitativo, la lavorazione dei profili, giunture, tagli e saldature che devono essere impercettibili ed allineate. I profili devono avere un adeguato numero di camere d’aria e devono essere completi di barra continua di rinforzo strutturale, il materiale deve essere acciaio zincato certificato sia per quanto riguarda il telaio che per quanto riguarda le parti mobili.
Protesi o parrucca, le differenze
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è realizzata mediante una combinazione di tessuti, sui quali vengono innestati i capelli, utilizzati per creare un aspetto naturale, a differenza della parrucca. I materiali utilizzati per le protesi, sono trattati per resistere a tutti i tipi di grasso, agli acidi del corpo, alle tinture e sono realizzati per rendere il massimo comfort.
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