Tartarughe Ninja all’attacco

Progetto ARCADIA / Trachemys

 Tartarughe Ninja all’attacco ?

Negli ultimi tempi appaiono frequenti notizie dai toni catastrofici in merito ai nuclei inurbati di tartarughe esotiche Trachemys scripta elegans. E’ necessario bloccare il diffondersi di inopportuni allarmismi, a seguito dei quali si è ottenuto unicamente l’aumento degli abbandoni di questi animali. Per contro si ritiene indispensabile attivare urgentemente il blocco definitivo del commercio di animali esotici. Nella sola Lombardia si conteggiano annualmente circa 1.000 Trachemys abbandonate. La specie non sopravvive alle latitudini ed al clima del nord Italia. I piccoli, esportati a milioni dagli USA, (5-6 milioni l’anno secondo gli ultimi dati ufficiali) sono sottoposti alla nascita a trattamenti farmacologici per contrastare eventuali ceppi di salmonella. Questi trattamenti sono anche una delle cause delle deficienze organiche che limitano la loro resistenza alle molte forme patologiche che contraggono dopo l’abbandono (cecità, marciumi del carapace e del piastrone, cisti ed ascessi, polmoniti, ecc.). La presunta pericolosità di queste testuggini, diffusasi ormai come leggenda metropolitana, è priva di basi scientifiche. Non risultano infatti pubblicazioni ritenute scientificamente valide che contrastino con quanto sino ad ora osservato, letto e pubblicato dai ricercatori internazionali che operano nel campo (vedi p.e. il rapporto sul sito del Dutch Turtle/Tortoise Society). Queste testuggini, provenienti dall’area del fiume Mississippi negli Stati Uniti, sono insettivore da piccole (ca. 5 cm lunghezza carapace) per divenire vegetariane allo stadio adulto. Gli esemplari abbandonati, per lo più in raccolte d’acqua artificiali, faticano a trovare essenze vegetali di cui nutrirsi e difficilmente riescono a vincere la competizione con anatre, pesci e ratti. Opportuniste e necrofaghe se necessario, ma non assassine di pesci, uccelli o quant’altro sia più rapido nei movimenti di questi rettili. Le possibilità riproduttive poi risultano ridotte o annullate dai potenziali predatori presenti negli ambienti di introduzione, dalle difficoltà alla schiusa e dalle difficoltà di svernamento. La questione si fa complessa e si pone realmente solo quando si tratta di immissioni di fauna o di flora alloctona negli ambienti naturali, ma allora il danno maggiore è stato causato, e lo è a tutt’oggi, dalle sconsiderate immissioni di fauna a scopo meramente venatorio e piscatorio. Il continuo prelievo degli individui riproduttori di Trachemys scripta elegans da parte di allevatori e commercianti ha provocato la rarefazione di questa forma in diversi ambienti originari degli Stati Uniti, dove oggi è considerata specie minacciata. Inoltre dal dicembre 1997 la Comunità Europea ha bloccato l’importazione di questa specie. I Paesi oltralpe si sono adeguati, l’Italia non ancora (e in aggiunta sta permettendo nuove invasioni di altre specie di testuggini acquatiche nordamericane ed asiatiche). Le questioni legate al traffico di animali, i danni procurati alla fauna selvatica, le sofferenze causate agli animali durante l’allevamento, il trasporto, la cattività non sono state considerate da alcuno, con buona pace della biodiversità e del suo valore essenziale e morale.